sabato 27 febbraio 2016

Libri in pillole


Salve a tutti lettori e non, a voi che commentate e  a voi che lo fate solo mentalmente! (perché invece non esternate le vostre emozioni? Dopo vi sentirete meglio e più leggeri ;) )

Siccome sono una pessima blogger, visto che i miei post durano poche righe (la mia professoressa di lettere sostiene che ho il dono della sintesi) , ho deciso che, anziché fare una lunga recensione di un unico libro (cosa per me impossibile), vi somministrerò brevi recensioni,in pillole appunto, dei libri che ho letto durante il mese. Le recensioni "canoniche" non scompariranno e saranno dedicate a quei romanzi che mi hanno particolarmente colpito.

A inizio mese mi sono cimentata in una lettura nostalgica, legata alla mia infanzia. Il libro in questione è: Il Giardino Segreto di Frances H. Burnett. In realtà il libro non l'avevo mai letto ma avevo visto il film che era uno dei miei preferiti quando ero una pargoletta, ma che mi inquietava tantissimo.



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Titolo: Il Giardino Segreto
Autrice: Burnet
Pagine: 240
Prezzo: 4,90
Edizione: 1911, Newton Compton

N.B.: Vi sconsiglio di acquistare l'edizione della Newton perché è ricca di refusi che potrebbero infastidire.
Mary Lennox è una bambina apatica e scontrosa, dal colorito giallognolo e antipatica che si ritrova improvvisamente orfana. Verrà spedita da uno zio che non ha mai conosciuto e su cui girano voci poco lusinghiere ma a Mary, così poco bambina, tutto questo è indifferente; non sa che la casa in cui sta per andare a vivere, riuscirà a restituire alla sua vita il colore e la spensieratezza tipiche dell'infanzia. Il Giardino Segreto, riuscirà a cambiarla e a renderla finalmente "bella". Scoprirà di avere un cugino della sua stessa età e altrettanto bisognoso di una boccata fresca e di un po' di gioia che il Giardino riuscirà a dargli. Il libro mi è piaciuto molto anche se la conclusione mi ha un po'delusa perché non si parla della fine che fa Mary e sembra quasi che, ad un certo punto, la Burnet si dimentichi di lei perché la sua attenzione si focalizza quasi esclusivamente sul cuginetto Colin.

“Quando pensieri belli e nuovi cominciarono a scacciare via gli antichi pensieri negativi, la vita soffiò in lui, il sangue riprese a scorrergli sano nelle vene, le energie gli tornarono.” 

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In seguito ho provato a farmi coinvolgere nella lettura di un thriller che ho letteralmente divorato: La Psichiatra di Wulf Dorn.
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Titolo: La Psichiatra
Autrice: Wulf Dorn
Pagine: 399 
Prezzo: 18,60 
Edizione: 2010, Corbaccio

Trama: "Lavorare in un ospedale psichiatrico è difficile. Ogni giorno la dottoressa Ellen Roth si scontra con un'umanità reietta, con la sofferenza più indicibile, con il buio della mente. Tuttavia, a questo caso non era preparata: la stanza numero 7 è satura di terrore, la paziente rannicchiata ai suoi piedi è stata picchiata, seviziata. È chiusa in se stessa, mugola parole senza senso. Dice che l'Uomo Nero la sta cercando. La sua voce è raccapricciante, è la voce di una bambina in un corpo di donna: le sussurra che adesso prenderà anche lei, Ellen, perché nessuno può sfuggire all'Uomo Nero. E quando il giorno dopo la paziente scompare dall'ospedale senza lasciare traccia, per Ellen incomincia l'incubo. Nessuno l'ha vista uscire, nessuno l'aveva vista entrare. Ellen la vuole rintracciare a tutti i costi ma viene coinvolta in un macabro gioco da cui non sa come uscire. Chi è quella donna? Cosa le è successo? E chi è veramente l'Uomo Nero? Ellen non può far altro che tentare di mettere insieme le tessere di un puzzle diabolico, mentre precipita in un abisso di violenza, paranoia e angoscia. Eppure sa che, alla fine, tutti i nodi verranno al pettine..."

Come sempre accade, quando leggo un thriller o un giallo, i miei neuroni si sono messi freneticamente in moto per scoprire chi potesse essere il fantomatico Uomo Nero. Wulf Dorn ti porta a dubitare di tutti finché non scopri la sorprendente verità e allora, puoi finalmente tirare un sospiro di sollievo, più o meno... 
Diciamo che avevo un po' fiutato il colpevole (tutta colpa di film come Shutter Island) ma non avrei mai immaginato che la realtà fosse così complicata. Ad un certo punto ho deciso di non fare più ipotesi e di lasciarmi condurre dall'autore alla conclusione ma diciamo che di Dorn non ti puoi fidare, non è esattamente un autore rassicurante... (if you know what I mean).


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Dopo aver letto La Psichiatra avevo bisogno di un libro un po' più leggero e così ho deciso di terminare la saga di Silver, con libro conclusivo L'Ultimo Segreto. 

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Titolo: Silver L'Ultimo Segreto
Autrice: Kertin Gier
Pagine: 368 
Edizione: 2015, Corbaccio

Non parlerò della trama, logicamente, essendo l'ultimo libro di una trilogia. Purtroppo l'ultimo capitolo della saga mi ha un po' deluso perché l'ho trovato troppo affrettato sia per quanto riguarda la trama e sia per quanto riguarda i personaggi. Consiglio questa saga a chi ha tra i 13 e i 16 anni perché per molti versi l'ho trovato un po' infantile per me (che ho qualche anno in più, pochi anni in più) ma allo stesso tempo non mi è dispiaciuto perché l'ho trovato molto scorrevole e in più punti divertente. Complessivamente la saga mi è piaciuta ma a questo libro non me la sento di dare più di:

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Aggiungo una piccola cosa... A Liv fanno tante pressioni perché è ancora vergine nonostante abbia già 16 anni, la poveretta è in ritardo. Ecco non vorrei che questo facesse passare un cattivo messaggio per le ragazze (e per i ragazzi!). State attente a quello che leggete perché non è tutto oro colato!

                                                                          
Infine ho letto un altro avvincente thriller: La Ragazza del Treno di Paula Hawkins

Titolo: La Ragazza del Treno
Autrice: Paula Hawkins
Pagine: 306 
Prezzo: 19,50 
Edizione: 2015, Piemme


Trama: "La vita di Rachel non è di quelle che vorresti spiare. Vive sola, non ha amici, e ogni mattina prende lo stesso treno, che la porta dalla periferia di Londra al suo grigio lavoro in città. Quel viaggio sempre uguale è il momento preferito della sua giornata. Seduta accanto al finestrino, può osservare, non vista, le case e le strade che scorrono fuori e, quando il treno si ferma puntualmente a uno stop, può spiare una coppia, un uomo e una donna senza nome che ogni mattina fanno colazione in veranda. Un appuntamento cui Rachel, nella sua solitudine, si è affezionata. Li osserva, immagina le loro vite, ha perfino dato loro un nome: per lei, sono Jess e Jason, la coppia perfetta dalla vita perfetta. Non come la sua. Ma una mattina Rachel, su quella veranda, vede qualcosa che non dovrebbe vedere. E da quel momento per lei cambia tutto. La rassicurante invenzione di Jess e Jason si sgretola, e la sua stessa vita diventerà inestricabilmente legata a quella della coppia. Ma che cos'ha visto davvero Rachel?"

Calarmi nei panni di Rachel è stata un'esperienza davvero angosciosa, mi faceva sentire terribilmente pesante e allo stesso tempo avrei voluta prenderla a schiaffi. Rachel è una cosiddetta "fallita"; dopo il divorzio che non riesce ad accettare, vive da un'amica, o meglio, sulle spalle di un'amica e deve fare i conti con il suo problema con l'alcol. Più volte avrei voluto scuotere Rachel ma una parte di me provava una profonda compassione per lei (quella che era riuscita a immedesimarsi).

 Un giorno, Rachel viene a sapere che Jess è scomparsa e le indagini sembrano condurre al marito, ma lei crede di sapere quale sia la verità e ha intenzione di dimostrarla a tutti. Ma è davvero così? 
La donna si troverà coinvolta nelle indagini molto più di quanto lei creda e purtroppo, l'alcol, il suo amico fedele, si rivelerà la causa di tutti i suoi guai. Chissà se riuscirà a dare una svolta alla sua vita.

La conclusione, ovvero quando si scopre la verità e il colpevole, mi è piaciuta un sacco anche se forse è un po' inverosimile. 
  
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In realtà il mese non è ancora terminato e ho ancora un libro in lettura ma va a rilento e non credo di riuscirlo a finire prima della fine di Febbraio, per cui le recensioni terminano qui, Un saluto caloroso, e una pacca sulla spalla per i più timidi,


Aranel Laston


sabato 20 febbraio 2016

Mi presento sono... un personaggio!

Salve a tutti!
Buon fine settimana a tutti, sono felicissima di essere  arrivata a sabato e di aver finito la carrellata di compiti in classe di questa settimana anche se tremo all'idea di quelli che mi attendono e che si nascondo nell'ombra, lo so che sono lì ad aspettarmi; aspettano solo il momento giusto per saltarmi addosso, quando sarò tranquilla, rilassata e quindi vulnerabile. Bastardi!

Quando scrivo il titolo di questo post, dentro la mia testa lo urlo: "MI PRESENTO SONO...UN PERSONAGGIO!". Mi diverto un sacco a fare questa rubrica e spero che possa piacere anche a voi.
Anche questa volta voglio presentarvi un personaggio di una serie TV di cui non sento parlare abbastanza ed è davvero un peccato, secondo me. Il telefilm in questione è Penny Dreadful. No, non sono una fissata dell'horror o del gotico ma recentemente mi sono cimentata in visioni del genere.

Prima di iniziare però, siccome non credo che tutti conoscano la serie, vorrei esporvi brevemente la trama.

Vanessa Ives (interpretata dalla bella e talentuosa Eva Green) insieme a Sir Malcolm Murray (Timothy Dalton), sono alla disperata ricerca di Mina Murray, amica della prima e figlia dell'ultimo. Le tracce porteranno i due ad avventurarsi nel mondo delle tenebre e dei Nascosti ma non prima di aver arruolato una serie di compagni. I compagni in questione sono: l'americano e tormentato Ethan Chandler (Josh Hartnett), il presuntuoso dottor Frankenstein (Harry Treadaway) e il misterioso Sembene (Danny Sapani). Il periodo che fa da sfondo alla storia è quello di fine Ottocento, nella gotica Londra vittoriana. Riusciranno i nostri eroi a trovare Mina e a far fronte alle loro debolezze e ai loro incubi più oscuri?
Altri personaggi di rilievo sono senza dubbio anche la Creatura di Frankenstein, che è un dolcissimo emo in cerca d'amore, e il perverso Dorian Gray.



E questo solo per quanto riguarda la prima stagione! Ho divorato questa serie e ora attendo con ansia l'uscita della terza stagione che vedrà come new entry il dottor Jeckyll/Mr. Hyde. Credo che vi appassionerete al telefilm soprattutto se avete letto le opere originali da cui sono tratti i vari personaggi, ma non è indispensabile per innamorarvene.

Ebbene, veniamo a noi!E’ stato difficile scegliere un personaggio solo per l'intervista e quindi perché non complicarci la vita e fare un'intervista multipla?

Siccome San Valentino è appena passato (più o meno), Signor Ethan, lei è un uomo molto affascinante, perché non ci svela il suo segreto con le donne?
-Non faccio mai attendere le signore.-
Ok...




Sir Malcolm, lei dove porterebbe una signora al vostro primo appuntamento?
-Tra le cose morte.-
Ehm. Posticino interessante... 



Tornando a lei, Ethan perché non ci racconta qualcosa del suo passato cosicché possiamo conoscerla meglio?
-Ci sono così tanti peccati dietro di me che mi ucciderebbe voltarmi indietro.-
Capisco...

Allora lei dr. Frankenstein, ci racconti qualcosa di lei.
-Mia madre mi ha insegnato molte cose. Tra le più utili c'è che bisogna sempre avere Shakespeare a portata di mano.- 
Io adoro Shakespeare! 



E lei, signor... Creatura, o Calibano, o Jhon Clare, cosa mi dice lei? Come deve essere la sua donna ideale? (o cosa *coff coff*)
-Mia moglie deve essere bellissima.-




Ma la bellezza non è tutto! Giusto, signor Gray?
-Io non dico mai "no".-





Ok, siete delle persone molto strane particolari. Vanessa, lei non ha ancora parlato. Come definirebbe la vostra allegra combriccola? 
-Le cose sono così raramente come sembrano.-





Bene, questa faticosa intervista è giunta al termine! Vi invito a guardare il telefilm e a lasciare un vostro parere sui personaggi, sull'intervista e sulla serie, se l'avete visto o se avete intenzione di seguirla.
Un besos,

Aranel Laston






venerdì 19 febbraio 2016

Recensione Silver La Porta di Liv

Salve a tutti!
Mi sembra passato un secolo dall'ultima volta che ho fatto un salto nella blogfera! Purtroppo sono prigioniera di un trasloco/ristrutturazione che va per le lunghe e quindi ho solo un'ora d'aria ogni tanto. Mi è mancato moltissimo scrivere sul blog ma spero di rifarmi il più presto possibile. Inoltre, al momento, dovrei studiare, devo studiare, ma non ci riesco... Perché non posso semplicemente andare in letargo e basta? Se poi fossi in grado di fare quello che fa Liv, andrei a dormire anche più volentieri! Questa è la recensione del secondo capitolo della saga di Silver che mi sta piacendo proprio tanto.

Silver. La porta di Liv
Titolo: Silver La Porta di Liv
Autrice: Kerstin Gier
Edizione: Corbaccio
Pagine: 336

















Vorrei parlare di questo secondo libro il più liberamente possibile, quindi vi sconsiglio di leggere la recensione se non l'avete ancora letta perché potrei fare inavvertitamente qualche spoiler.

Liv si trova alle prese, questa volta, con la temibilissima Beocra, la nonna di Grayson e Florence. A complicare le cose ci si mette di mezzo Secrecy, una specie di Gossip Girl di Londra e che sembra averla presa di mira e conoscere i suoi segreti più profondi. Purtroppo anche la sua relazione con Henry è un po' traballante e il fatto che Mia, la sorellina detective, sia diventata improvvisamente sonnambula, non aiuta certo le cose.

Nel complesso anche questo libro mi è piaciuto ma ci sono stati un paio di elementi che mi hanno fatto storcere il naso (ma solo un po'!. La lettura è scorrevolissima e divertente, così come per il primo libro e si arriva alla fine senza nemmeno accorgersene. Liv è un tipetto davvero simpatico, è forte, pratica egregiamente il kung fu!, e le trovate che inventa per proteggere la sua porta sono davvero spassose! Per non parlare dei brutti scherzi che le gioca il suo subconscio!

Veniamo ora alle cose che non ho molto apprezzato, che sono soltanto un paio:
Attenzione gli spoiler diventano più pericolosi!
1) Il personaggio del Senator Morte Nord. Non mi è dispiaciuto particolarmente, anzi! ma non ho capito bene il suo scopo nella vicenda. Mi sembra che l'autrice l'abbia piazzato lì, un po' a caso e l'ho trovato completamente inutile. Ok, so che ha avuto un ruolo legato alla fuga di Anabel, ma non bastava dire semplicemente "Anabel è riuscita a scappare grazie all'incompetenza del suo psichiatra" senza che lo dovessimo conoscere per forza. Non è questo il problema però, perché come ho detto questo personaggio un po' matto non mi ha infastidito ma lo ha fatto la sua scomparsa improvvisa, avrei preferito fosse sviluppato un pochino di più
2) B. Ho meglio quello che Henry avrebbe potuto fare con B se Liv non fosse intervenuta... Sinceramente non ho capito il perché di quello che ha fatto Henry, che cosa voleva ottenere?

Questo è quello che penso sul secondo libro di Silver! Purtroppo non potrò leggere il terzo libro finché non traslocherò visto che tutti i miei libri sono negli scatoloni... Devo farmi forza e resistere alla tentazione di strappare con foga i cartoni alla ricerca dei miei amati libri!
Per fortuna ne ho tenuti fuori un paio per le crisi d'astinenza ;)

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Un abbraccio caloroso,

Aranel Laston

ps: voi chi credete sia Secrecy? Io ho qualche teoria ma credo di essere in alto mare



mercoledì 3 febbraio 2016

Shadowhunters: Serie tv

Buon pomeriggio intrepidi!
Oggi ho deciso di prendermi una pausa dalla scuola per rimettermi in pari con le mille cose da fare, che mi stavano letteralmente sommergendo. 
Ho avuto modo di guardare anche l'ultima puntata uscita di Shadowhunters e adesso ho tantissimo da dire.
Premetto che il telefilm mi ha fatto tornare la voglia di rileggere questa bellissima saga, anche per apprezzare al meglio tutti i dettagli che con la prima lettura mi ero persa.
 Il lato negativo?
Non riesco assolutamente a godermi il telefilm senza notare dei difetti rispetto ai libri.
Il mio tasto dolente è la recitazione: come si può scegliere degli "attori" semplicemente in base all'aspetto fisico? Katherine McNamara avrà i capelli color carota, gli occhi verdi e i fianchi stretti, ma l'interpretazione del personaggio dov'è fuggita? Questa ragazza mi ha trasformato la forza, la semplicità, l'ingenuità del personaggio di Clary, in un miscuglio di stupidaggine e urletti.
Mi sembra di vedere una Barbie che gioca a fare la Shadowhunter.

( Clary sta cercando Dorothea.
Possiamo percepire la preoccupazione dalla camminata ancheggiante della McNamara)

Il rapporto fra i Clace del telefilm è costruito completamente a caso, ed è prematuro. Dopo solo 4 puntate sembrano entrambi follemente innamorati; Clary preferisce dare ascolto a Jace piuttosto che al suo migliore amico,sembra dipendere completamente da lui e soprattutto si fida di lui come se lo conoscesse da una vita.

Dominic Sherwood non mi convince, alterna momenti in cui la sua recitazione sembra buona a momenti in cui è palese la finzione, Non è Jace. 
Jace è spiritoso, sicuro di sè, orgoglioso, arrogante, cinico. 
Nella serie tv non traspare niente di tutto ciò. 
Gli attori che mi hanno convinto di più sono quelli che interpretano Isabelle e Alec, ma le scelte dei produttori li svalutano moltissimo. Quello che dicono non si addice assolutamente al loro carattere.
Simon. 
Simon mi piace, anche se non mi ricorda affatto il Simon dei libri, sempre a causa di come i produttori decidono di presentarlo.
Sugli effetti speciali non mi esprimo perchè ve ne ha già parlato abbastanza Aranel, ma concordo con lei.

Questo telefilm sembra essere fatto da persone che sicuramente non hanno mai letto i libri, che volevano creare qualcosa di commerciale. E per me ci sono riusciti.
Il livello complessivo dello show è davvero basso e il fatto che il budget di produzione non era tanto alto, per me non è una scusa.
Mi era piaciuto tantissimo il film, ma nonostante questo ho iniziato la serie con tutti i buoni propositi per innamorarmene e credetemi se vi dico che sto facendo di tutto per farmi piacere Clary questo telefilm, ma non riesco proprio a non pensare di star guardando qualcosa di simile al Mondo di Patty.( Ero così innamorata di quella telenovela..Quando avevo 11 anni.)
Spero vivamente che questa serie vada sempre più migliorando, un po' come ha fatto Teen Wolf ( anche se penso che il livello della prima stagione di TW sia molto più alto di Shadowhunters).
Fans di questa serie tv,
Non uccidetemi per questo mio piccolo sclero, ma non so davvero come facciate a guardare film con attori come Orlando Bloom Chris Hemsworth THEO JAMES o anche solo Lily Collins e Jamie Bower (scusate, i miei poveri ormoni) e poi guardare questo:


Guardo le puntate e quasi sempre la mia attenzione è ripresa dalla pessima scelta dei dialoghi ( basta pensare al senso di protezione quasi ossessivo di Jace verso Clary, senza nessun apparente motivo, che durante ogni puntata viene sottolineato per minimo 30 minuti). 
Ma una volta arrivata alla conclusione mi rimane soltanto la sensazione che abbia visto qualcosa di finto..
..Beh in realtà è tutto finto, ma non dovrebbe essere un minimo mascherata questa cosa? 
Sono l'unica che quando guarda un film si perde poi in quel mondo per giorni?
Questa è la mia impressione, 
mi scuso per non aver espresso al meglio quello che sento per questa serie tv ma sono ancora sconvolta dall'incontro fra Alec e Magnus nella 1x04.
Ditemi cosa ne pensate!
A presto, 

AlexiSnowdrop.